Domenica 21 maggio 2023, Solennità dell’Ascensione e 57 esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Unica “giornata” istituita dal Concilio Vaticano II con la relativa disposizione contenuta nel paragrafo 18 del decreto Inter Mirifica: “Al fine poi di rendere più efficace il multiforme apostolato della Chiesa con l’impiego degli strumenti di comunicazione sociale, ogni anno in tutte le diocesi del mondo, a giudizio dei vescovi, venga celebrata una «giornata» nella quale i fedeli siano istruiti sui loro doveri in questo settore, invitati a speciali preghiere per questo scopo e a contribuirvi con le loro offerte. Queste saranno debitamente destinate a sostenere le iniziative e le opere promosse dalla Chiesa in questo campo, secondo le necessità dell’orbe cattolico.” Un linguaggio che oggi appare distante ma con uno scopo più attuale che mai considerando l’informazione e la riflessione sulla comunicazione gli argomenti che nel tempo han acquisito sempre più preponderanza nella vita delle persone e delle comunità.
Questa attenzione attuata nella Chiesa ha radici ben lontane. Dal 1967 con Paolo VI ogni anno viene proposto un breve testo di riflessione, e l’insieme dei messaggi costituisce così una documentazione preziosa su come la Chiesa sia stata capace di seguire lo sviluppo della tecnologia e delle problematiche comunicative che ne derivavano: scorrendo i messaggi annuali non si nota solo una costante attenzione alle novità tecnologiche (dai mass media a internet, ai social network) ma anche l’evoluzione del concetto stesso di comunicazione, prevalentemente attento alla strumentazione tecnica negli anni ’70 e poi sempre più sensibile alla valenza umana dell’atto comunicativo.
Il tema viene annunciato il 29 settembre dell’anno precedente (festa dell’arcangelo Gabriele); il testo vero e proprio è diffuso il 24 gennaio, giorno in cui i giornalisti cattolici si incontrano per celebrare la festa del loro patrono S. Francesco di Sales; la giornata vera e propria è celebrata quasi ovunque la domenica che precede la Pentecoste. Un insieme ricco di simboli, una storia che ha accompagnato lo sviluppo e le relative problematiche da allora sino ad oggi dove la Chiesa ha sempre sentito l’impellente necessità di sottolineare l’importanza di una buona comunicazione: i successori di Pietro da sempre han voluto portare all’attenzione del mondo l’esigenza di formare ed educare riguardo ad un argomento oggetto di molteplici studi.
Alla base della relazione fra persone, la comunicazione oggi è tutto e conoscerne i meccanismi risulta fondamentale in ogni ambito. Dopo “andare e vedere” per scoprire la realtà e poterla raccontare a partire dall’esperienza degli eventi e dall’incontro con le persone, “Ascoltare con il cuore” è il nuovo messaggio di Papa Francesco per questa Giornata Mondiale, di cui il lettore del Corriere trova pubblicato l’intero testo. Una preziosa riflessione che diventa un invito alla meditazione: comunicazione non ha solo a che fare con aspetti tecnici, comunicazione è anzitutto relazione. Con sé, con gli altri, a partire da un Dio che “ama l’uomo e per questo gli rivolge le Parola, tende l’orecchio per ascoltarlo”. La comunicazione è anzitutto fatta di ascolto: e lo sa bene Papa Francesco ma lo sa bene il lettore e uomo di mondo quando avverte che le urla dei salotti televisivi, l’alzare i toni e la voce anche fra le righe della carta stampata oltre che nelle strade della vita, appare come un qualcosa che stona. Ciò che stride è che l’uomo non è fatto per l’aggressività ma per la Verità, ma occorre educarsi a “non parlarsi addosso. Questo è sintomo del fatto che, più che la verità e il bene, si cerca il consenso; più che all’ascolto, si è attenti all’audience”.
Un apostolato alla portata di tutti, una vocazione insita in ciascuno: la comunicazione è saper guardare al mondo complesso che ci circonda con il “sacro fuoco” della relazione verso il prossimo solo così può diventare via di comunione: più che correre e inseguire notizie, occorre fermarsi e ripartire dalla Buona notizia. Buona Giornata ad ognuno.
Vanna Balducci, Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Aosta.